per l’Arte

Prospettive

Liu Bolin
Cina, quale sviluppo?


Tosetti Value è lieta di presentare una selezione di opere scelte tra le più significative della produzione di Liu Bolin.

L’artista cinese, testimone attivo, insieme alla sua generazione, dell’enorme spinta economica e del cambiamento dell’assetto politico della Cina degli anni Novanta, ci permette di adottare uno sguardo critico, via via più ampio e profondo, su questo paese. Bolin lo fa invertendo l’esperienza dell’osservatore, che vede il ribaltarsi delle proprie aspettative: le sue infatti non sono immagini di una Cina che potrebbe anche apparirci lontana, quanto disciplinate ed esatte elaborazioni visuali di un’Italia filtrata dal suo stesso sguardo e sostrato culturale. Un invito aperto ad una più forte presa di coscienza del nostro patrimonio e di come questo venga percepito.

Con le sue “Social Sculpture” tra performance, fotografia, scultura e pittura, Liu Bolin riflette sul rapporto tra uomo e natura, tra pensiero e potere politico, mostrandoci l’importanza del senso di appartenenza alle proprie radici e la scelta di “stare dentro” piuttosto che “stare contro” per muovere verso il cambiamento. “Mimetizzarmi è una dichiarazione di appartenenza al contesto e, al contempo, di autoprotezione dalle ansie della società moderna”.

La mostra parte da una riflessione su quei “colori” identitari che sottolineano una chiave di lettura nell’impegno artistico e sociale di Bolin (gli stessi colori utilizzati dall’artista nei primi tre lavori qui esposti), per arrivare a toccare gli ultimi dieci anni di produzione dell’artista attraverso la serie germinale “Hiding in the city”, la sua declinazione in Italia “Hiding in Italy”, e il ciclo “Fade in Italy”, lavoro con cui nel 2014 l’artista si concentra sulle aziende sulle quali si innesta il nostro substrato culturale e la nostra capacità creativo-produttiva. Quest’ultimo ha l’obiettivo di alimentare spunti di riflessione sull’interscambio tra i due paesi, partendo dalla cultura visiva per arrivare a modelli di consumo.

Verona, Venezia, Milano, Roma e Pompei sono le tappe scelte dall’artista alla scoperta dell’eredità culturale italiana. L’opportunità di entrare a contatto con quel mondo classico che aveva osservato e studiato durante la formazione accademica di scultore.

Liu parte dalla sua storia per poi aprire lo sguardo alla dialettica culturale tra due paesi così profondamente diversi nella gestione delle proprie eredità, eppure chiamati ad un dialogo sempre più̀ intenso nel rintracciare le risposte ad uno sviluppo che ne incrocia i destini.

Se la mimesi non è il né del lavoro di Bolin, ma lo strumento per il messaggio che vuole veicolare, l’indumento del camouflage diviene una vera e propria “divisa”. E allora l’allusione alla disciplina quasi militaresca necessaria per la perfetta riuscita dell’opera, sottolinea “l’impegno civile” che muove la sua poetica e pratica artistica.

In collaborazione con
Boxart Galleria d’arte, Verona
Valerio Tazzetti, Photo&Contemporary, Torino

COMPETITION, Ferrari F1, 2014
@Liu Bolin, Courtesy Boxart, Verona
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Catalogo della mostra