L’uomo e l’ambiente: prospettive di sviluppo sostenibile
Il tema ambientale sta acquisendo un peso crescente nel dibattito politico globale. Negli Stati Uniti, il Partito Democratico ha proposto l’introduzione di un “Green New Deal”, un piano ambizioso di investimenti che associa la lotta contro il cambiamento climatico e il contrasto delle disuguaglianze. In Europa, l’impegno sul tema è certificato dall’introduzione, a fine 2018, del progetto “A Clean Planet for all”, che intende conseguire la neutralità climatica nei Paesi dell’Unione in un contesto di crescita sostenibile e inclusiva. L’iniziativa segue i principi alla base anche della “Blue Economy”, modello di sviluppo sostenibile dal punto di vista ambientale e sociale che intende limitare l’impronta dell’uomo sulla natura senza rinunciare alla prospettiva di una crescita solida. L’esigenza di agire per contrastare il cambiamento climatico è anche e soprattutto una questione economica. Secondo il report di Moody’s Analytics denominato “The Economic Implications of Climate Change”, un innalzamento delle temperature globali pari a 2° C risulterebbe in danni all’economia mondiale per un totale di 69.000 miliardi di dollari, cifra pari a oltre due volte il PIL di USA e Cina messi insieme. L’incremento del 2% è quello posto come limite massimo dagli Accordi di Parigi del 2015; in assenza di interventi per contenere l’impatto dell’attività umana sull’ambiente, l’entità dell’aumento delle temperature sarebbe pari al 4%. Tale incremento provocherebbe un aumento della frequenza degli eventi atmosferici estremi, il graduale scioglimento dei ghiacci perenni e una contrazione della produttività globale.
Fonte: Centro Studi
La tavola rotonda:
Tosetti Value nell’ambito del progetto “prospettive, l’economia delle immagini” propone una riflessione sul tema dell’ambiente e in particolare sul rapporto dell’uomo con il paesaggio naturale. L’appuntamento è parte del filo rosso che il Family office, attraverso le contaminazioni tra arte ed economia, sta dipanando sui fattori geopolitici che determinano la crescita, nel desiderio di tracciare una grammatica della visione in cui numeri, valutazioni e immagini, insieme, creino valore aggiunto.
L’incontro vuole prendere le fila dal lavoro dell’artista e poi svilupparsi in maniera più ampia attraverso le testimonianze degli ospiti. Noémie Goudal (l’artista proposta in questa mostra di “prospettive.”) riflette sulla complessità del rapporto, precario e in continua evoluzione, dell’uomo con il mondo naturale. L’artista parte dall’osservazione del cielo con i suoi Observatoires e con le sue Stations per infine arrivare a portare lo sguardo sulla terra con Telluris e Démantèlements, lavori, questi ultimi, in cui ricrea una reale “timeline” del cambiamento climatico, attraverso un’interpretazione concreta e allo stesso tempo immaginifica dello scioglimento dei ghiacciai. Goudal stimola ad evolvere la nostra capacità di osservare la natura intorno a noi. Sono proprio la creatività pragmatica e la capacità di affinare lo sguardo sul circostante, due tra i molti ingredienti che Gunter Pauli, autorità riconosciuta in ambito di economia sostenibile e pioniere della Blue Economy, inserisce nella ricetta per un nuovo sistema economico che metta al centro la rigenerazione. Un circolo virtuoso privo di sprechi che prende esempio dalla saggezza degli ecosistemi naturali.
In questo senso, Lavazza è stata la prima azienda nel proprio campo a credere in questa visione, sostenendo la coltivazione di funghi sugli scarti del caffè e impegnandosi in una costante sensibilizzazione verso la salvaguardia del pianeta. Il Calendario Lavazza 2018 è stato il primo megafono artistico a livello mondiale dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (Sustainable Development Goals, SDGs). Preziosa è dunque la testimonianza di Francesca Lavazza, collezionista ed esperta d’arte, membro del Consiglio di Amministrazione del Gruppo e promotrice del “Calendario Lavazza”.
Unendo la ricerca di nuovi linguaggi e l’impulso artistico-culturale all’impegno consapevole verso il rispetto del Pianeta, Francesca Lavazza è riuscita e riesce a coniugare i diversi mondi in moltissime e rilevanti iniziative sostenibili.
L’obiettivo dell’incontro è quello di capire dove possa condurre il dialogo tra ambiti importanti e diversi, quali siano i punti di incontro che possano arricchire reciprocamente intorno ad un interrogativo che chiama in causa tutti noi: “How much you can use the landscape then expect it to remain the same. If you damage a layer can it remain the same, will it rebuild?”.
Questa frase pronunciata dall’artista Noémie Goudal connette l’interesse e l’impegno degli ospiti. Strade e sforzi diversi ma accomunati dallo stesso presupposto: l’importanza di interrogarsi e porsi le domande giuste circa il pianeta in cui viviamo.
Dialogano:
Noémie Goudal, Artista
Francesca Lavazza, Consigliere di Amministrazione Lavazza Group
Gunter Pauli, Imprenditore ed economista
Introduce l’incontro, contestualizzando il paese in un breve quadro macroeconomico:
Dario Tosetti, Presidente e CEO di Tosetti Value
Modera:
Andrea Cabrini, Direttore – Class CNBC