per l’Arte

Prospettive

Noémie Goudal
Démantèlements


Tosetti Value è lieta di presentare una selezione di opere dal principale corpo di lavori di Noémie Goudal. La mostra esplora i temi legati alla formazione del Pianeta e alla salvaguardia dell’ambiente ed è presentata in collaborazione con la galleria londinese Edel Assanti.

Poiché il cambiamento climatico è la questione socio-politica più pressante in questo periodo storico, le azioni che innescano il cambiamento, attraverso l’utilizzo di diversi canali, rivestono un’importanza capitale. Un’azione efficace, tuttavia, nasce spesso da una consapevolezza che, se esercitata in modo appropriato, porta all’incontro di individui diversi, aprendo così la strada ad un mutamento epocale, proporzionale agli ostacoli incontrati per renderlo concreto.
Il ruolo dell’arte in una situazione come questa non può e non deve essere sottovalutato: arte come fattore scatenante di conoscenza e azione per la questione schiacciante del cambiamento climatico, arte che soddisfa sia l’estetica che le esigenze intellettuali di un problema così vasto.
Il lavoro di Noémie Goudal (1984, Parigi) indaga la complessità del rapporto, precario e in continua evoluzione, dell’uomo con il mondo naturale, nonché il tentativo di capire quale sia il nostro posto in un universo che spazia dai tempi antichi alla modernità. Goudal, con la sua opera, rientra in quella categoria di artisti che considera la bellezza estetica come un duplice prodotto dell’impegno intellettuale. L’artista ispira nuove interpretazioni di una natura temporaneamente ambivalente e territorialmente incerta.
Attraverso la costruzione di scenografie e l’uso di modelli in carta, specchi e legno, l’opera dell’artista francese dà vita a geografie reali e immaginarie in una misteriosa sincronia in grado di offrire una nuova prospettiva sul tema. Questi interventi materici sono per l’artista sia essenziali che funzionali alla produzione di significato: la documentazione di questi interventi nel paesaggio, spesso sotto forma di fotografia, sfida la nostra definizione di artificialità, nonché la capacità di conciliare la nostra idea di un “mondo naturale” con il mondo reale in cui viviamo.
C’è sempre nell’opera di Noémie Goudal un’imperfezione deliberata, sia che si tratti di bordi di pagina o di specchi incrinati.  Un elemento di frammentazione è necessario per alimentare il concetto sottile di instabilità visiva, che caratterizza le contrapposte vedute dell’uomo e del suo rapporto con la natura. Questa tecnica può essere vista come uno strumento utilizzato dall’artista per documentare il processo di decostruzione insito in questa relazione volatile ed effimera: così facendo, Noémie Goudal offre la possibilità di analizzare questo tema con occhi diversi. Lo spettatore è complice dell’illusione dell’immagine, ma allo stesso tempo, è reso consapevole della sua meccanica.
La mostra, quindi, esplora l’interesse di Goudal per i momenti di scoperta storico-scientifica relativi alla ricerca del nostro posto nell’universo. La serie, Observatoires and Stations, si concentra sul cielo come spazio reale e immaginario su cui proiettare il pensiero filosofico, e trova il suo apice nella Rivoluzione Copernicana. Per Telluris, Soulèvement e Démantèlements la sua indagine evolve poi dal cielo alla Terra.

Aloisia Leopardi

In collaborazione con
Edel Assanti

Station VIII, 2016
@Noémie Goudal, Courtesy Edel Assanti
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Catalogo della mostra