Economia e Finanza

Il Sole 24 Ore

• 27 ottobre 2019 •

Testo di Vito Lops

«Cautela sulle scadenze più lunghe»

In un mercato mondiale in cui un quarto delle obbligazioni emesse, pari a un controvalore di circa 15mila miliardi di dollari, esprime rendimenti negativi è sempre più complicato estrarre rendimenti positivi dai prodotti finanziari. Ed è proprio per questo motivo, secondo Dario Tosetti, fondatore del Multi-Family Office Tosetti Value, che bisogna evitare il fai-da-te e rivolgersi a professionisti della consulenza e del risparmio gestito. Del resto negli ultimi anni le banche centrali hanno iniettato una ingente liquidità sui mercati che ha “inflazionato” le quotazioni, rendendo i mercati ancora più complessi da valutare. Quale scenario si sta aprendo? «I prezzi delle obbligazioni governative europee ci indicano che le duration molto lunghe sono più rischiose – sottolinea Tosetti -. Meglio quindi obbligazioni corporate con durata di 2-3 anni che offrono rendimenti compresi tra lo 0,5% e l’1%. Quanto al mercato azionario – aggiunge – non va dimenticato che nel 2020 ci saranno le elezioni presidenziali statunitensi. In considerazione dell’interesse del presidente Trump di arrivare a tale appuntamento con i mercati azionari positivi, questo potrebbe continuare a sostenere le Borse. Oggi dobbiamo considerare comunque che il price/earning delle azioni è superiore di 1,5 punti rispetto alla media degli ultimi 10 anni e quindi un investimento nella componente azionaria non può che essere visto in una logica di lungo periodo, 7-10 anni. Storicamente chi ha rispettato queste scadenze ha sempre avuto soddisfazione». Tra gli spunti che oggi offre il mercato non ci sono però solo bond e azioni. «C’è un’altra componente che deve essere valutata con grande attenzione – conclude Tosetti -. Mi riferisco agli strumenti illiquidi. Un esempio sono i prodotti di private debt a 5 anni con sottostante obbligazioni emesse da società non quotate. Ovviamente si tratta di strumenti da addetti ai lavori ed è per questo che, oggi più che mai, un risparmiatore si deve affidare a un esperto, diversificando e abbattendo i costi».